Una dieta sperimentale…molto efficace!

Una dieta sperimentale: perderò 8 kg e 6 cm di giro pancia in 21 giorni? Una bella sfida …

Castiglione Olona, 9 giugno 2011 e giorni seguenti
(N.B. questo “diario” è stato scritto giorno per giorno, pressoché in tempo reale. Solo alcune note e approfondimenti sono stati aggiunti in seguito).

Premessa.

Ultimamente stavo diventando un bonzo. Mangia, mangia, mangia… Bevi, bevi, bevi… Quando si cerca di riempire un vuoto affettivo ed esistenziale tramite il godimento dei piaceri della tavola (fatica improba e di scarse probabilità di successo, perché gli stomaci si riempiono assai prima dei vuoti nell’anima), il destino è uno solo: l’ingrasso!

I miei pantaloni hanno cominciato a “restringersi”: colpa dei lavaggi a temperatura troppo alta, mi sono dapprima detto, cercando di mettere la testa sotto la sabbia. Ma poi ho dovuto arrendermi all’evidenza: un centimetro alla volta, mi stava crescendo una ventrazza degna di un Budda! Dovevo correre ai ripari. Mi vergognavo a guardarmi allo specchio. “Qui occorre una dieta”, mi sono detto, ma ahimè!, non sono mai stato bravo con le diete. Posso stare a digiuno anche alcuni giorni, ma mangiare meno… Da bravo massimalista (e qualcuno dice perfino “estremista”, nonostante io mi moderi in tutto, almeno considerando quello che vorrei fare rispetto a quello che si può poi materialmente ottenere senza schiattare) ho solo due marce: o tutto o niente, o la quinta o la marcia indietro. In prima o in seconda o anche in terza boccheggio, arranco, mi annoio, mi fuma il cervello e ben presto devo gettare la spugna. Ho bisogno di trascendere… Almeno una volta ogni tanto. Così ho pensato di perdere 8 kg in 21 giorni, cioè 3 kg a settimana (vale a dire 9 teorici e 8 reali in tutto, considerando che 1 kg è sempre fasullo, essendo né più né meno che il contenuto dell’intestino, che è bene svuotare quando si digiuna). Una sfida! Ecco, le sfide sono proprio il genere di attività adatto a coinvolgermi, a farmi sentir bene e a farmi dare il meglio di me stesso. Purché siano sfide in qualche modo “estreme”, fuori dal normale, sopra le righe, o pericolose, o buffe, o almeno che vadano in qualche modo contro il buon senso o il sentimento comune. In effetti dove eccello sono le sfide da deficienti, che però, in ossequio ad un pur sempre presente spirito di conservazione, riservo solo alle grandi occasioni, quando mi serve “una botta di vita”. …

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Una dieta sperimentale

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