TESI - cap. 2.12b Dove procurarsi l’aloe

Qualunque farmacia ed erboristeria vende ormai l’aloe in gel, che è anche acquistabile via internet.
Bisogna però stare attenti ad acquistare solo marche di ottima qualità, dove l’aloe sia presente al 90/100% e non solo in piccola quantità. Anche le modalità di conservazione sono molto importanti, perché il gel estratto dalle foglie ed esposto all’aria si altera in pochi giorni, perdendo gran parte delle sue proprietà.
Il corretto e più utilizzato metodo di conservazione prevede di aggiungere al gel vitamina C (acido ascorbico), vitamina E (tocoferolo) e sorbitolo, incubando il gel a temperature variabili per 3 giorni. E’ quindi importante sincerarsi che tali anti-ossidanti siano presenti.
Il gel è un ottimo prodotto, utile in tantissimi disturbi, ben tollerato e validissimo anche come integratore, ma non serve per preparare la ricetta anticancro di Padre Romano Zago, che utilizza FOGLIE INTERE di Aloe Arborescens o di Aloe Vera, e non soltanto il gel interno, che non contiene gli efficacissimi antrachinoni.
Dal punto di vista strettamente commerciale e industriale si è preferito evitare di includere nel gel messo in vendita anche lo strato esterno delle foglie, perché lo si renderebbe amaro, torbido e a volte irritante e quindi poco gradito ai clienti meno motivati (che purtroppo sono la maggioranza!).
Chi invece vuol ottenere il meglio e sfruttare appieno le molteplici virtù dell’aloe, con speciale riguardo alla prevenzione e cura del cancro, deve prepararsi da sé il frullato utilizzando le foglie intere e seguendo scrupolosamente la ricetta di Padre Romano Zago. Inoltre siamo convinti che tutte le proprietà della foglia d’aloe fresca, viva e vegeta, non potranno mai essere uguagliate da nessun metodo di conservazione, per quanto possa esso divenire efficace e sofisticato.
Occorre quindi procurarsi le foglie fresche.
Alcuni fiorai e supermercati vendono piante d’aloe in vaso, che però sono quasi sempre da evitare perché troppo giovani, trattate con fitofarmaci e non coltivate in modo biologico. Il fine del fiorista è quello di vendere fiori e non quello di curare le persone! Tuttalpiù l’aloe del fioraio può servire per uso esterno, per scottature, eritemi o ferite, ma anche in questi casi sarebbe meglio avere a disposizione una pianta coltivata secondo sani principi biologici.
Tenere in casa una pianta di Aloe è un’ottima idea, sia perché significa avere sempre a disposizione un medicamento fresco e supremo per ferite e scottature, sia perché la pianta dell’aloe ha la capacità di assorbire veleni volatili e soprattutto la formaldeide che svapora insidiosamente dai mobili moderni, avvelenando l’aria che respiriamo e predisponendo alle parassitosi ed al cancro (H. R. Clark (11 e 11 bis)).
Per preparare il frullato però dobbiamo rivolgerci ad aziende serie e motivate, che ci diano la sicurezza della coltivazione biologica e della giusta età della pianta (almeno 3-4 anni) e di un ambiente di crescita non inquinato e puro, aria compresa. Fortunatamente le foglie di aloe possono essere tagliate e spedite al nostro domicilio senza problemi, perché si conservano a temperatura ambiente per alcuni giorni senza minimamente perdere in qualità. Sembra anzi che dopo qualche giorno aumentino addirittura le proprietà rigeneranti e biostimolanti del gel (V.P. Filatov (5) e (6)).
Qui di seguito riporto alcuni indirizzi di produttori che mi sono stati indicati da associazioni di “amici dell’aloe” (A.M.A., Associazione Amici Aloe Maremmana, e A.A.A.M., Associazione Amici Aloe Magentina) e che quindi possiamo considerare sicuri perché già sperimentati da “intenditori”. Ovviamente si possono trovare altri produttori mediante una ricerca su internet, magari più vicini a casa propria o più a buon mercato. Ognuno è libero di fare la propria scelta, sincerandosi però che le piante siano coltivate con metodo biologico e che siano della giusta varietà (Aloe Vera Barbadensis o Aloe Arborescens, preferendo quest’ultima che da più fonti viene indicata come la più ricca in principi attivi, oltre che come la più adattata ai nostri climi).

Foglie di Aloe Arborescens Miller
appena arrivate e pronte all’uso
(Foto di Giuseppe Limido)
Foglie di Aloe Vera Barbadensis
appena arrivate e pronte all’uso
(Foto di Giuseppe Limido)

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