TESI - cap. 6.09 Il limone e gli agrumi

Con il termine “agrumi” intendiamo i frutti appartenenti al genere Citrus, che hanno la caratteristica di essere in maggior o minor misura acidi (dal latino agrimen, che significa agro): limoni (Citrus Limon), arance (Citrus Sinensis), mandarini (Citrus Reticula), cedri (Citrus Medica), pompelmi (Citrus paradisi Macfadyen e Citrus Grandis), oltre ad altri meno conosciuti come il bergamotto (Citrus Bergamia), il chinotto (Citrus Myrtifolia) etc.

Gli agrumi originariamente provenivano dall’Asia (Cina e India in particolar modo) dove venivano coltivati già più di 3000 anni fa e dove godevano di una grande reputazione. In India ad esempio esiste un detto che afferma che il fatto di mangiare 5 arance al giorno mette in grado di mantenere una buona salute e di dimenticare l’indirizzo del dottore (qualcosa di simile al nostro “Una mela al giorno leva il medico di torno…”)

La grande importanza degli agrumi per la salute risiede nel fatto che essi sono tutti ricchi di vitamina C e di sostanze fitochimiche analogamente utili all’organismo: per esempio anche una semplice arancia contiene circa 200 sostanze diverse, fra cui una sessantina di polifenoli (potenti antiossidanti) e numerosi terpeni (sostanze aromatiche).
Ma i prodotti fitochimici che caratterizzano più di ogni altro gli agrumi sono i flavanoni, una classe di polifenoli dotati di un elevato potere protettivo e anti-scorbutico e che si trovano esclusivamente negli agrumi. Per esempio la vitamina P o esperidina è una di queste molecole, che ha l’importante caratteristica di essere in grado di proteggere i vasi sanguigni, regolandone anche la permeabilità.
I polifenoli contenuti negli agrumi svolgono un’importante azione antinfiammatoria, contribuendo quindi a prevenire il cancro che, come più volte detto, appare più frequentemente in caso di stati infiammatori cronici.

PROPRIETA’ ANTITUMORALI DEGLI AGRUMI

I consumatori abituali di agrumi corrono un rischio inferiore del 40-50% di sviluppare tumori, in particolare all’esofago, bocca, laringe, faringe e stomaco ( 21). Vorrei anche ricordare l’episodio dell’orafo di Firenze, già descritto nella sezione di questa tesi riguardante l’ascorbato di potassio, che è guarito da un cancro incurabile allo stomaco semplicemente bevendo succo di limone addizionato di zucchero e bicarbonato di potassio: certamente anche il limone ha svolto un importante ruolo nell’incredibile guarigione.

I bambini che consumano regolarmente succo d’arancia durante i primi anni di vita corrono un rischio ridotto di essere colpiti dalla leucemia (21).

I meccanismi sui quali si basa l’efficacia antitumorale degli agrumi non sono ancora ben conosciuti. Una delle ipotesi è che alcuni polifenoli e terpeni degli agrumi siano in grado di interferire sulla capacità di riproduzione delle cellule cancerose, aumentando in modo indiretto l’efficacia di altre sostanze anticancerogene. Per esempio è ormai assodato che una cumarina contenuta nel pompelmo, la desossibergamottina, è in grado di rallentare l’eliminazione dei medicinali e anche di sostanze anticancro da parte del fegato, prolungandone di fatto il tempo d’azione e la concentrazione nel sangue, moltiplicandone quindi l’efficacia.

Gli agrumi inoltre, e in particolar modo il limone, possiedono la capacità di disintossicare il fegato (“la battaglia del cancro si vince e si perde nel fegato” (J. C. Alix, (12)) e numerose terapie naturali prevedono l’assunzione di succo di limone a digiuno proprio per questo scopo, come ad esempio la celebre cura disintossicante e dimagrante a base di sciroppo d’acero, di palma e di succo di limone del dr. Stanley Burroughs (23 bis).

Personalmente sono convinto che molte delle doti anticancro degli agrumi siano da attribuire alla loro capacità di deacidificare l’organismo. Contrariamente infatti a quanto si potrebbe a prima vista pensare, gli agrumi pur essendo di per sé acidi non innalzano il grado di acidità del sistema, ma al contrario contribuiscono ad alcalinizzarlo, elevandone il ph.
Essi infatti, come in minor misura anche molti altri tipi di frutta, sono ricchi di acidi organici deboli, quali l’acido citrico, l’acido malico e quello tartarico (23 bis), che quando vengono assorbiti si degradano facilmente nel sangue ad opera dell’ossigeno, originando acido carbonico e combinandosi con sodio e potassio, sempre presenti nel sangue, formando carbonati e bicarbonati (e quindi anche bicarbonato di potassio, che come sappiamo unendosi alla vitamina C, di cui gli agrumi sono fra l’altro assai ricchi, forma a propria volta l’ascorbato di potassio, che è un potente agente anticancro! Vedi il relativo capitolo).
Il complesso di tutti questi sali derivati va ad incrementare la “riserva alcalina” dell’organismo, la cui funzione è quella di neutralizzare (“tamponare”) le sostanze acide presenti nel corpo, che sono spesso legate alle tossine metaboliche. E’ ormai un fatto riconosciuto che un più elevato grado di acidità dell’organismo innalza moltissimo le probabilità che si manifestino malattie molto gravi, in particolar modo il cancro.
Quasi tutte le cure naturali del cancro prevedono terapie specifiche atte ad abbassare il grado di acidità generale, e gli acidi deboli degli agrumi costituiscono a tal fine un mezzo validissimo e insostituibile. Per esempio Jean Claude Alix (“Un futuro senza cancro”, (12)) considera “UN OBBLIGO terapeutico” il succo di limone preso al mattino a digiuno.
Per evitare qualunque confusione, data l’estrema importanza dell’argomento, vorrei qui ribadire quanto già detto in altra parte di questo lavoro, e cioè che per basso grado di acidità dell’organismo si intende una bassa acidità del tessuto, cioè di tutto ciò che costituisce il “terreno”, con particolare riguardo ai dintorni della cellula (area di Pischinger).
L’acidità del tessuto è inversamente correlata al grado di acidità del sangue, vale a dire che quando il tessuto è troppo acido, il sangue risulta alcalino, mentre quando il tessuto è sano e quindi poco acido o leggermente alcalino, il sangue risulta leggermente acido. Ciò ovviamente conferma le osservazioni del grande medico francese Jacques Ménétrier, che ha messo in relazione un sangue alcalino-ossidato (diatesi 4 – anergica o dell’oro-argento-rame) con un’elevata probabilità di manifestare il cancro o altre malattie degenerative (19 bis), e un sangue acido-ridotto (diatesi 1 – allergica o del manganese) con il miglior stato di salute.
Vorrei infine aggiungere che la produzione di energia nella cellula da parte dei mitocondri si basa sul ciclo di Krebs o ciclo dell’acido citrico.(vedi Nota *2 nella sezione dedicata all’ascorbato di potassio). Dato che un’efficiente produzione di energia è assolutamente indispensabile ad impedire la degenerazione della cellula, che si trasforma in cellula cancerosa proprio riassumendo l’antico sistema di produzione di energia basato sulla fermentazione a causa di un imperfetto e insufficiente svolgimento del ciclo di Krebs, ben si comprende la grande importanza che assume l’acido citrico, e quindi tutti gli agrumi che ne sono assai ricchi, nella prevenzione del cancro.

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