TESI - cap. 6.04 Germanio 132

Il germanio è un semiconduttore come il silicio ed è usato nell’industria elettronica.
Nella sua forma inorganica, la più diffusa, non ha alcun effetto positivo sull’organismo ed è anzi tossico. In forma organica invece (Ge-132 o bis-carbossietile germanio sesquiossido ) si comporta come un antiossidante attivo nei confronti dei radicali liberi e si dimostra efficace nella prevenzione e cura del cancro.
Altri effetti terapeutici sono: riduzione dell’ipertensione sanguigna, riduzione del tasso di colesterolo, protezione dalla demineralizzazione delle ossa (osteoporosi), normalizzazione della produzione di emoglobina, normalizzazione della produzione di anticorpi in caso di allergie, riduzione dell’ipossia patologica, stimolazione della produzione di interferone (14) (vedi oltre).
In dosi terapeutiche è usato per curare artriti, angina pectoris, infarto e attacchi cardiaci, malattia di Raynauds, infezioni da candida, diabete, asma, nevralgie, leucemie e bruciature. Ad alti dosaggi dimostra un effetto analgesico particolarmente efficace nei malati di cancro. Nei malati gravi aumenta di molto l’effetto analgesico della morfina (14 e 23).
Il germanio nel corpo si concentra nei reni e nei testicoli. E’ presente in tracce infinitesimali in quasi tutti i cibi, ma abbonda in piante ed erbe medicinali che la tradizione ha riconosciuto sin dall’antichità di capitale importanza per la salute e utili per la prevenzione e cura di malattie degenerative, cancro in primo luogo. La seguente tabella indica i contenuti in parti per milione dei prodotti più ricchi di germanio:

Prodotti e Piante Medicinali
Contenuti medi di Germanio – ppm
 Shelf fungus (Trametes cinnabarina)
 800-2,000
Aglio
754
Sushi (Angelica pubescens Maxim.)
262
Sanzukon (Codonopsis Tangshen)
257
Waternut (Trapa japonica Flerov)
239
Ginseng (varietà giapponese)
260-320
Consolida maggiore (Symphytum officinale)
152
Semi di Boxthorn (Lycium Chinese mill)
124
Aloe
 77
Clorella (Clorella pyrenoidosa)
76
Orzo perlato
50

Fino al 1967 quelle alimentari erano le uniche fonti possibili di germanio organico. In tale anno però il dr. Kazuhiko Asai, un ingegnere minerario che aveva fondato l’Istituto di Ricerche sul Carbone in Giappone ed era stato incuriosito dall’alto tenore di germanio presente nel carbon fossile, riuscì a mettere a punto un sistema di produzione di germanio organico, bicarboxyethyl germanium sesquioxide, o Ge-132.
Egli fondò anche l’Istituto Asai di Ricerche sul Germanio, al quale dobbiamo la maggior parte delle nostre conoscenze sul germanio.
Il dr. Asai credeva che le doti di semiconduttore del Ge-132 fossero un fattore chiave nella fotosintesi clorofilliana e nei processi respiratori cellulari. Il Ge-132 è infatti un eccellente trasportatore di ossigeno, dato che ogni suo atomo si lega a tre atomi di ossigeno. Secondo gli studi del dr. Stephen A. Levine il Ge-132 è in grado di trasportare ossigeno all’interno delle cellule, passando attraverso la membrana cellulare ed agendo come catalizzatore nei processi di respirazione. Il dr. Asai attribuì correttamente l’efficacia del Ge-132 nella cura di molte malattie diverse alla sua capacità di ossigenare le cellule.

Oggi noi sappiamo che il cancro è in ultima analisi dovuto ad una carenza di ossigeno a livello cellulare, che non permette ai mitocondri di svolgere il proprio lavoro attraverso il compimento del ciclo di Krebs (ciclo dell’acido citrico) e che costringe la cellula, per sopravvivere, a tornare all’antico metabolismo fermentativo, caratteristico delle forme indifferenziate e non evolute, ma sempre presente nella memoria filogenetica delle cellule (vedi Nota *2 nella parte di questo lavoro dedicato all’ascorbato di potassio). Il dr. Otto Warburg vinse nel 1931 il premio Nobel per la fisiologia proprio per aver scoperto che le cellule cancerose non riescono a metabolizzare l’ossigeno in modo corretto (G).
Il dr. Asai scoprì che il Ge-132 è efficace nella cura del “cancro nei polmoni, vescica, laringe e mammella, neurosi, asma, diabete, ipertensione, insufficienza cardiaca, infiammazione dei seni mascellari, nevralgie, leucemie, rammollimento del cervello, mioma uterino e cirrosi epatica” (23), oltre a depressione, problemi alla vista e avvelenamento da metalli pesanti.

Un’altra caratteristica del Ge-132 è quella di stimolare il sistema immunitario e incrementare la produzione di interferone.
Uno studio pubblicato sul Giornale di Ricerca dell’Interferone conclude che “Il germanio organico stimola il normale funzionamento delle cellule T, dei linfociti B, l’attività cellulare dei natural killer, e il numero delle cellule che formano gli anticorpi… Il germanio organico svolge attività fisiologiche uniche, senza alcun significativo effetto collaterale”(23).

L’interferone è conosciuto come un potente agente anticancro. Spesso la medicina accademica somministra massicce dosi di interferone di sintesi in caso di cancro, causando pesanti effetti collaterali. Ugualmente si può dire dei farmaci di sintesi che stimolano la produzione di interferone da parte del corpo. Il Ge-132 invece è in grado di stimolare la produzione di gamma-interferone senza alcun effetto collaterale o tossico.

Usato in associazione alla chemioterapia e alla radioterapia, il Ge-132 si è dimostrato utile per proteggere il sistema immunitario dagli effetti devastanti di queste “cure” e prolungare i tempi di sopravvivenza. Inoltre studi a doppio cieco condotti in Giappone hanno determinato che l’efficacia dei trattamenti aumenta di molto con la somministrazione di Ge-132, con migliore inibizione della crescita tumorale e diminuzione delle metastasi.

Dato che il Ge-132 aumenta i tempi di sopravvivenza, i protocolli medici in teoria dovrebbero sempre inserirlo a fianco dei trattamenti chemioterapici, se non altro per aumentare l’intensità e i tempi dell’accanimento terapeutico e poter così consentire la massimizzazione dei profitti delle case farmaceutiche. Finora invece ciò non è avvenuto, forse per il fondato timore che si venga a scoprire che la somministrazione di Ge-132 da sola sia più efficace che in concomitanza con la chemioterapia. Tale conclusione sarebbe economicamente disastrosa per le aziende farmaceutiche, e infatti studi in tal senso non sono mai stati finanziati, anche perché il Ge-132 non è brevettabile e la sua adozione porterebbe a scarsissimi benefici economici.

DOSAGGI ED EFFETTI TOSSICI.

Test condotti su animali hanno dimostrato che il Ge-132 è altamente sicuro fino a dosaggi corrispondenti ad alcuni grammi al giorno nell’uomo. Dosi superiori a 2 gr. al giorno possono in rari casi (2 o 3% dei casi) causare leggere eruzioni cutanee o una leggera diarrea. In terapia si sono raggiunti dosaggi di 10 gr al giorno, che sono da considerarsi estremamente elevati, senza effetti collaterali di rilievo (13).
Diverso è il discorso per il germanio inorganico, che può causare gravi intossicazioni e perfino morte per blocco renale.

In commercio il Ge-132 è disponibile in capsule o tavolette da 250 o 325 mg, inoltre alcune ditte cominciano ad includerlo in piccola quantità (in genere largamente insufficiente) nei loro integratori multivitaminici.

Il Ge-132 (bis-carbossietile germanio sesquiossido, o “germanio organico”) si può trovare anche in farmacia, ordinandolo appositamente (vedi Nota *17).

Un’integrazione di germanio è certamente necessaria, sia per ridurre il nostro rischio di contrarre il cancro, rischio che purtroppo sembra aumentare ad ogni anno che passa, sia perché l’alimentazione occidentale è assai povera di germanio e non riesce a fornire che 200-500 micro-grammi al giorno (cioè neanche mezzo mg. – milligrammo!) (13) ( 1 mg – milligrammo = 1.000 mcg – microgrammi).
Ovviamente una scelta vincente, tradizionalmente quella preferita dai naturopati, è quella di aumentare il consumo di alimenti ricchi di germanio, in primo luogo l’aglio, l’aloe e anche l’orzo. Il consumo di 100 gr d’orzo, equivalente ad una porzione assai abbondante, apporterebbe però solo 5 mg di germanio organico (50 parti per milione calcolate su 100 gr = 5 mg, quantità bassa ma corrispondente comunque a 10 volte l’ammontare giornaliero della normale dieta occidentale). Il consumo di uno spicchio d’aglio piuttosto grosso, che pesa mediamente 5 gr, apporta 3,77 mg. (754 parti per milione calcolate su 5 gr. = 3,77 mg).
Un’integrazione ragionevole a livello di prevenzione potrebbe consistere in 50 o 100 mg al giorno per una persona sana, almeno il doppio per chi ha già avuto il cancro nel passato, e dosi molto più elevate, da concordare col proprio medico e comunque nell’ordine del grammo o più, in caso di cancro conclamato.

Il dr. Giuseppe Nacci consiglia nella sua monografia sull’aloe di assumere almeno 250 mg al giorno di Ge-132, unitamente al frullato di aloe, e di aggiungere germanio inorganico al terreno di coltivazione dell’aloe, che come abbiamo visto è una pianta assai ricca di questo prezioso elemento (18).
Comunque a differenza del selenio il germanio è abbastanza ben diffuso sulla superficie terrestre (0,0007 % della crosta terrestre) ed è raro che i terreni ne siano molto carenti, anche se un loro arricchimento può portare ad un considerevole innalzamento delle quantità presenti nelle specie coltivate.

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