TESI - cap. 3.14 Il Kombucha e l’alcool

Il kombucha contiene una piccola percentuale di alcool, che raramente raggiunge l’1%.
Per quanto riguarda l’alcool, vale quanto già detto per il frullato di aloe secondo la ricetta di padre Romano Zago: piccole quantità proteggono dalla formazione di muffe, anche lo yogurt e molti succhi di frutta contengono alcool fino all’1% senza che nessuno se ne preoccupi (anche perché in tale quantità non fa alcun male), la birra analcolica contiene l’uno per cento di alcool, etc. etc.
Oltre a tutto ciò bisogna anche ricordare che uno degli effetti del Kombucha è quello di aumentare la resistenza dell’organismo all’alcool, in particolar modo del fegato, e di contrastare in larga misura il manifestarsi dei terribili effetti dell’etilismo (vedi anche i riscontri delle ricerche russe nei distretti di Ssolikamsk e di Beresniki). Non si vede quindi come potrebbe nuocere, nemmeno in patologie gravissime, il poco alcool presente. E’ stato anzi da più parti assodato che piccole quantità d’alcool sono molto benefiche per l’organismo, perché per esempio contrastano le disbiosi intestinali, abbassano l’ipertensione sanguigna, migliorano la circolazione e perfino proteggono dal cancro (28bis).
Anche qui vale quanto già detto da Paracelso: “ la differenza fra una medicina ed un veleno sta solo nel dosaggio”.

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